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Il contrasto

A volte la vita sembra remare contro in tutto e per tutto: imprevisti, persone antipatiche, fretta. Sembra proprio che non ci sia tempo per far nulla, figurarsi per astrarsi dalle nostre identificazioni e permettersi di osservarsi, di riportare l’attenzione a se stessi ed alla propria posizione nel mondo.

Questo è un grosso errore: è proprio in queste occasioni che possiamo percepire la più forte frizione ed il maggior contrasto tra ciò che è sonno e ciò che è veglia. Il grigio in questo senso ha poco valore.

Da questa prospettiva mi sembrano più comprensibili quegli insegnanti o maestri che vogliono generare attrito in maniera artificiale. Eppure tutto sta lì: senza contrasto non puoi distinguere alcuna figura, la realtà si perde in un limbo agrodolce. E invece quando c’è contrasto no, questo non succede.

Quando c’è contrasto, il bene è nettamente distinto dal male. Se male sono le emozioni negative, la lamentela, l’autogiustificazione, il bene è il riconoscere le emozioni negative, la lamentela e l’autogiustificazione sul nascere e non dare loro seguito.

San Giorgio e il drago – Raffaello Sanzio

Qual è il salatissimo prezzo da pagare se non portiamo luce a queste negatività quand’è ora? Il risultato è che non terminano lì. Iniziano a far parte della nostra atmosfera. E con questa atmosfera andiamo ad inquinare chi incontriamo per strada, a casa, sui social.

Il nostro lasciarci sprofondare nelle emozioni negative ha impatti più profondi di quello che pensiamo: il nostro stato interiore innesca meccanismi atti a produrre un ambiente corrispondente intorno a noi. Un pezzo alla volta, se continuiamo ad essere negativi, ci circonderemo di persone, eventi, situazioni analoghe al nostro stato. E continuamente verremo richiamati da questi anche quando vorremo uscirne. Diversamente, ogni sforzo di dare valore alla nostra vita ci permette di instaurare nuovi tipi di legami, nuove abitudini (non tutte le abitudini sono dannose). Ma lo sforzo necessario a vedere cambiamenti può essere enorme se per tanto tempo ci siamo lasciati andare.

Ogni sforzo di dar valore alla vita ci permette di avvicinarci ad influenze di natura superiore in grado di sostenerci e prenderci per i capelli quando stiamo per cadere.

Ogni sforzo di questo tipo è un investimento: molto di ciò che mettiamo da parte lo sperperiamo in fesserie ma qualcosa, piano piano, viene accantonato. Ed improvvisamente viene speso quando tutto sembra incastrarsi a meraviglia e donarci qualcosa che mai avremmo pensato potesse capitarci nella vita.

Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera:
e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa
.
Vangelo di Matteo 10,32-35

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Una volta riconosciute le emozioni negative e preso consapevolezza che sono frutto di pensieri inconsapevoli, come dire inconsci, ti seni come bloccato e magari compi delle azioni che si rivelano a tuo svantaggio, è come fare del male a se stessi magari credendo che quella è la scelta giusta.Come lavorare in questa direzione facendo il meno danno possibile ?

    1. Per mia esperienza Franco, quando ti accorgi di essere sprofondato nella pozza delle emozioni negative è troppo tardi: ormai hanno preso piede e fanno il loro gioco. È importante lottare, e accorgerci di quant’è grande il fallimento nella lotta, per accorgerci del male che ci fanno. Questo può darci la possibilità, la prossima volta, di essere più accorti e stroncarle sul nascere.
      Considera che l’emozione negativa sul nascere è sempre suadente e persuasiva, vuole che ti lasci andare a lei e che ti porti nel suo mondo. Non bisogna resistere o negarla, ma accorgersi, riconoscerla e non darle seguito.

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